Il divano letto per uso quotidiano è la soluzione ideale per chi ha problemi di spazio in casa e non dispone di una camera aggiuntiva per gli ospiti. La qualità raggiunta da questi divani consente di utilizzarli quotidianamente, anche tutte le notti, garantendo un comfort che non ha nulla da invidiare ai tradizionali letti.
Divano letto per uso quotidiano, le caratteristiche
Le origini del divano possono attribuirsi all’impero ottomano. Il suo nome deriva dal turco diwàn, sembra derivare dal sedile imbottito, arricchito con i braccioli, del “consiglio dei ministri”. Il divano letto è un’evoluzione dei nostri giorni probabilmente nata per risolvere problemi di spazio.
Il divano letto per uso quotidiano fece la sua comparsa, senza una eccessiva gloria, nel Seicento ma solo nel nostro secolo con una fortunata campagna pubblicitaria comincia a diffondersi quello richiudibile così come lo conosciamo oggi. La “leggenda” narra che sia stato proprio un palermitano emigrato in America negli anni ’20 ad “inventarlo”: Bernardo Castro. Era arrivato in America in piena depressione (1929), i soldi erano pochi e si viveva alla giornata. Decise di aprire con i suoi fratelli un mobilificio ma gli affari non andavano granché bene, la gente risparmiava su tutto e i mobili erano considerati un bene di lusso.
Le famiglie vivevano in piccolissimi appartamenti perché non riuscivano a pagare gli affitti. Bernardo Castro ebbe un’idea geniale: creare un modello di divano che contenesse un letto e che fosse facilmente apribile. Come dicevamo già dal seicento si vedevano divani letto ma la genialità fu proprio il sistema “apri e chiudi” che lo rese un “mobile utile” e che poteva risolvere un problema reale: la mancanza di spazio. In quel momento di crisi economica aveva trovato la giusta motivazione per far acquistare i suoi divani. A fare la sua fortuna fu la campagna pubblicitaria che raffigurava la figlia di quattro anni del Sig. Castro, Bernadette, che dimostrava con quanta facilità si potesse aprire questo innovativo oggetto d’arredo.
Il divano letto per uso quotidiano oggi
Anche oggi il divano letto risponde ad esigenze di spazio: le case diventano sempre più piccole e gli spazi vivibili sempre più ristretti. Il risparmio di spazio diventa un bisogno primario al quale si deve far fronte in qualche modo. Il divano letto è una delle migliori soluzioni per inventare posti letto dove non ci sarebbero.
Oggi non è però tutto così facile come negli anni ’20, oggi con la varietà che c’è, anche questo utile complemento d’arredo può creare problemi di spazio se non viene scelto con cura. Spesso infatti si sceglie il divano letto in base alle caratteristiche tecniche, che sono sicuramente fondamentali, e non si calcolano gli ingombri del divano aperto o in apertura. Può sembrare una banalità ma è uno dei principali motivi di “reso” di questi divani.
Divano letto: i modelli
Fondamentale nella scelta del divano letto ci sono i meccanismi di apertura che distinguono un modello da un altro. Dai meccanismi di apertura del divano letto dipende lo spazio che il divano aperto e chiuso andrà ad occupare. Esistono diversi tipi di divani letto che possiamo raggruppare per meccanismo di trasformazione:
- apertura classica;
- a fisarmonica;
- apertura a libro;
- a cassetto;
L’apertura classica prevede il letto chiuso in tre parti sotto la seduta. Il divano letto ha una sua struttura propria all’interno della quale si chiude il letto. Tolti i cuscini si estraggono insieme la rete e il materasso; lo schienale del divano farà da schienale al letto e i braccioli da spondine. Nei vecchi modelli c’era molto spazio tra la testa del letto e lo schienale quindi era necessario inserire in quello spazio i cuscini della seduta per evitare spiacevoli incidenti notturni. Il materasso di questi modelli deve essere necessariamente molto sottile ma la classica rete è spesso sostituita dalle doghe.
L’apertura a fisarmonica è quella che vediamo in genere nei divani letto dell’Ikea. Tutta la struttura del letto si piega in tre parti di cui una rimane verticale a fare da schienale al divano mentre le altre due si piegano sotto a formare la seduta. In pratica il letto stesso, piegato in tre, forma il divano. In queste soluzioni il divano letto è solitamente senza braccioli e questi vengono sostituiti da cuscini mobili.
I modelli a libro e a cassetto
L’apertura a libro è una soluzione abbastanza recente che vede il divano diviso in due parti: lo schienale e la seduta. Al momento dell’apertura queste due parti si posizionano, attraverso un sistema di bascule, orizzontalmente a formare il letto. In questo caso il lato lungo sarà quello della seduta, per ovvi motivi, e di conseguenza non esistono divani a libro più piccoli dei tre posti (minimo 180 cm). Anche qui i braccioli sono mobili.
Nei divani con apertura a cassetto una rete viene fuori da sotto la seduta e si unisce ad essa formando il piano del letto. È una soluzione abbastanza scomoda perché i materassi sono separati e nel centro in genere si crea un avvallamento se non un vero e proprio vuoto. Anche questa tipologia prevede la testa da un lato quindi non esistono nelle versioni da due posti. I braccioli sono mobili anche in questi modelli.
Vuoi scoprire tutti i vantaggi e gli svantaggi di un divano letto? Allora prova a leggere anche quest’articolo!
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